Come mi devo comportare se in azienda viene segnalato un caso positivo?
Ci sono differenze nelle misure da attuare tra positivi sintomatici e asintomatici?
Chi sono i contatti stretti e cosa devo fare per il reintegro di un lavoratore risultato positivo?
Queste sono le domande che ormai più accompagnano i nostri giorni, per cui, in quanto consulenti della sicurezza e salute sul lavoro, cerchiamo di fare la dovuta chiarezza.
Per quanto riguarda i casi positivi, la normativa prevede quanto di seguito:
Per quanto riguarda invece i contatti stretti:
Il contatto stretto (vedere la definizione allegata in fondo alla pagina) è da intendersi come una persona entrata in contatto con caso positivo nelle 48 ore precedenti alla comparsa dei sintomi (se il positivo è sintomatico) o nelle 48 ore precedenti all’effettuazione del tampone risultato positivo (in caso di positivo asintomatico).
In caso di rientro da malattia di soggetti asintomatici o sintomatici confermati positivi al virus Sars-CoV-2, il lavoratore presenta al datore di lavoro l’attestato di negativizzazione (esito negativo del tampone) e viene sottoposto a visita medica dal medico competente prima della ripresa delle attività.
Alleghiamo infine un diagramma di flusso riassuntivo per la gestione dei casi e dei contatti stretti di positivi al COVID-19.