Il decreto legislativo 101/2020 introduce nel sistema regolatorio di radioprotezione molte novità per quanto concerne la protezione dall’esposizione dalle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti, approfondendo il quadro regolatorio già introdotto con il decreto legislativo 241/2000.
Le disposizioni si applicano sia agli ambienti di lavoro che alle abitazioni civili esistenti e alle nuove costruzioni.
In particolare vengono modificati i livelli di riferimento della concentrazione media annua di Radon, stabiliti in
- 300 Bq/m3 per i luoghi di lavoro;
- 300 Bq/m3 per le abitazioni esistenti;
- 200 Bq/m3 per le abitazioni costruite dopo il 31/12/2024.
Nel caso di superamento del livello di riferimento, si richiede l'adozione di misure correttive volte alla riduzione dei livelli medi di radon indoor.
Vengono inoltre stabilite delle tempistiche relative alla prima valutazione ed alle successive.
La prima valutazione della concentrazione media annua sarà infatti da effettuare entro 24 mesi dall'inizio dell'attività o dalla definizione delle aree a rischio.
Le misure andranno poi ripetute periodicamente secondo la seguente cadenza:
- Ogni 8 anni, se il valore di concentrazione è inferiore a 300 Bq/m3;
- Ogni volta che vengono effettuati interventi strutturali a livello di attacco a terra o di isolamento termico;
- Entro 2 anni in caso di superamento del livello di riferimento (al fine di valutare l'efficacia delle misure correttive) e successivamente ogni 4 anni.
In caso la concentrazione, a seguito delle misure correttive, dovesse risultare ancora superiore al livello di riferimento, sarà necessario effettuare la valutazione delle dosi efficaci annue.
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