Purtroppo, il recente incidente ferroviario presso la stazione di Brandizzo (Torino), costato la vita a cinque operai, allunga la lista dei decessi e infortuni sul lavoro, che si verificano con cadenza giornaliera in danno dei lavoratori sul territorio nazionale. 

Secondo i dati pubblicati da Inail, da gennaio a luglio 2023 le vittime sono già 559, di cui 430 in occasione di lavoro e 129 in itinere, con una media di 80 decessi al mese. Inoltre si segnala un sensibile aumento delle morti tra i lavoratori più giovani e tutti i settori produttivi sono coinvolti.

La mozione impegna il Governo a trovare soluzioni normative e prospettive di indirizzo politico ed amministrativo per azzerare infortuni mortali e malattie professionali, indicando le priorità operative in 10 punti.

Le dieci richieste al Governo
 

Il Governo si impegna a:

1. a favorire il potenziamento degli organici e delle professionalità degli enti preposti ai controlli in tema di rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro;
2. a valutare l’opportunità di inserire il settore della manutenzione ferroviaria nella categoria dei lavori usuranti di cui al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
3. ad introdurre disposizioni di carattere premiale in favore delle imprese che assicurino ulteriori e più salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e a rafforzare le misure sanzionatorie per le imprese che si rendono responsabili di violazioni in tema di sicurezza;
4. a procedere alla celere implementazione del fascicolo elettronico di ogni singolo lavoratore per la sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché a prevedere percorsi formativi premiali in punto di sicurezza del lavoro, tarati sulle caratteristiche peculiari dei singoli lavoratori;
5. ad individuare, per quanto concerne le condizioni di fragilità che aumentano il rischio infortunistico e la morbilità professionale, le best practice in materia di sicurezza del lavoro, con particolare riguardo ai principi di differenziazione ed adeguatezza rispetto alla dimensione aziendale e al tipo di attività produttiva;
6. a favorire l’avvio di un’attività conoscitiva sulla transizione digitale e sulle nuove tecnologie e il loro potenziale utilizzo ai fini di prevenzione generale e speciale degli infortuni sul lavoro;
7. ad individuare nuove tecniche di monitoraggio e aggiornamento, in sinergia con l’INAIL, sui dati di rilievo per gli infortuni sui luoghi di lavoro, con l’obiettivo di raggiungere un rafforzamento delle tecniche e degli istituti di prevenzione e migliorare l’adeguatezza degli interventi correttivi rispetto alla tipologia di infortunio;
8. a valutare l’opportunità di favorire l’interoperabilità e la piena condivisione, tra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’INAIL, delle banche dati rilevanti ai fini delle attività di controllo, nel rispetto della disciplina relativa alla protezione dei dati personali;
9. ad effettuare una valutazione analitica della possibile relazione causale tra gli istituti del decentramento produttivo, tra cui la subfornitura, il subappalto, e il distacco, da una parte, e l’eventuale abbassamento della soglia delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, dall’altra;
10.  a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in riferimento ad ogni livello di istruzione e formazione, prevedendo altresì il coinvolgimento, con apposite attività formative, delle classi docenti e l’eventuale l’introduzione di un insegnamento ad hoc.

Vi ricordiamo che, con riferimento al favorire l’avvio di un’attività conoscitiva sulla transizione digitale e sulle nuove tecnologie ed il loro potenziale utilizzo ai fini di prevenzione generale e speciale degli infortuni sul lavoro, siamo già allineati con il nostro ASAweb, nello specifico con il modulo "Situazioni pericolose".

 

Viene comunque sottolineata la promozione della cultura della sicurezza, che deve rafforzarsi ad ogni livello di istruzione e formazione.  

Per ulteriori informazioni:

https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=19&id=1387364