Aggiornato il Protocollo condiviso delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro. Tale Protocollo aggiorna e rinnova i precedenti accordi, tenendo conto dei vari provvedimenti adottati dal Governo nonchè di quanto emanato dal Ministero della salute. E' fatto obbligo alle aziende di adottare il Protocollo aggiornato.
Tra le novità introdotte, si segnala che il nuovo Protocollo prevede l'utilizzo di mascherine chirurgiche o dispositivi di protezione individuale di livello superiore (FFP2, FFP3) in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all'aperto.
Cambiano le modalità di riammissione al lavoro: anche i lavoratori positivi oltre il ventunesimo giorno potranno essere riammessi unicamente dopo la negativizzazione del tampone. Evidenziata poi la necessità della visita medica per la riammissione al lavoro solo nei casi in cui si è dovuto ricorrere all'ospedalizzazione o nei casi di malattia superiore a 60 giorni continuativi.
Viene inoltre esplicitato in più punti del Protocollo il ruolo chiave del Medico Competente, come stretto collaboratore del datore di lavoro durante la fase emergenziale e nell'identificazione degli eventuali "contatti stretti" di un lavoratore. Viene ribadita la necessità di proseguire/ripristinare la sorveglianza sanitaria in quanto la stessa è utile all'intercettazione dei possibili casi ed un valido momento in cui il medico può informare e formare i lavoratori al fine di evitare la diffusione del contagio.