Covid - Aggiornato il protocollo per le aziende

Aggiornato il Protocollo condiviso delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro. Tale Protocollo aggiorna e rinnova i precedenti accordi, tenendo conto dei vari provvedimenti adottati dal Governo nonché di quanto emanato dal Ministero della salute.

 

Il documento, elaborato secondo la logica della precauzione, in premessa ricorda che va favorito il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro, affinché ogni misura adottata possa essere condivisa e resa più efficace dal contributo di esperienza delle persone che lavorano, in particolare degli RLS e degli RLST, tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali.

 

È fatto obbligo alle aziende di aggiornare i propri protocolli applicando le misure di precauzione contenute nel documento, da integrare con altre eventuali equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della propria organizzazione, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali e sentito il medico competente.

 

Permane l’obbligo di informazione ai lavoratori al fine di implementare la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in azienda in presenza di sintomi del covid-19.

 

 Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.

 

Sono confermati gli obblighi la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Ogni fine turno va garantita la pulizia e la sanificazione di tastiere, schermi touch e mouse, sia negli uffici che nei reparti produttivi, anche con riferimento alle attrezzature di lavoro di uso promiscuo.

 

In tutti gli ambienti di lavoro devono essere adottate misure che consentono il costante ricambio dell’aria, anche attraverso sistemi di ventilazione meccanica controllata.

 

È necessario mettere a disposizione idonei e sufficienti mezzi detergenti e disinfettanti per le mani, accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente accessibili.

 

Per quanto concerne l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, il documento riafferma che gli stessi costituiscono un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. Pertanto, il datore di lavoro deve assicurare la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo.

 

Il datore di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili.

 

È necessario, pur nel rispetto delle misure igieniche raccomandate dal Ministero della salute e secondo quanto previsto dall’OMS, che la sorveglianza sanitaria sia volta al completo ripristino delle visite mediche previste, previa documentata valutazione del medico competente. Quest’ultimo, inoltre, attua la sorveglianza sanitaria eccezionale ai fini della tutela dei lavoratori fragili.

 

La sorveglianza sanitaria rappresenta un’occasione sia di informazione e formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori in particolare relativamente alle misure di prevenzione e protezione, ivi compresa la disponibilità di specifica profilassi vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19 e sul corretto utilizzo dei DPI.

 

Nel documento si riporta che il lavoro agile rappresenta, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia.

 

Non si evidenziano importanti cambiamenti per quanto attiene accesso a spazi comuni, gestione di entrata e uscita del personale, gestione di una persona sintomatica.