Con delibera n. 784 del 12 novembre 2018 (pubblicata sul BURL n. 47 del 19 novembre 2018), in adeguamento alle nuove disposizioni della normativa comunitaria, nazionale e regionale, Regione Lombardia ha approvato i nuovi moduli unici edilizi standardizzati e compilabili.
Oggi, la Relazione Tecnica Asseverazione Agibilità richiede non solo che l’intervento sia “soggetto all'osservanza dei requisiti acustici passivi degli edifici” ma anche di allegare “attestazione, a firma di tecnico competente in acustica, del rispetto, in opera, dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti”.
Si tratta di una vera rivoluzione che riguarda sia edifici di nuova costruzione, sia opere di ristrutturazione che modificano le prestazioni acustiche dell’edificio.
Fino ad oggi, infatti, come dichiarazione del rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici era sufficiente la valutazione preliminare, ovvero una mera progettazione.
L’introduzione del termine in opera comporta, invece, che la verifica e la conseguente attestazione vada fatta sulla costruzione e perciò mediante accertamenti sull’edificio attraverso misure strumentali (collaudi).
La nuova procedura obbliga, di fatto, tutti i soggetti operanti in edilizia (progettisti, direttori dei lavori, imprese, ecc.) a prestare sì la massima attenzione sulla progettazione, ma soprattutto alla realizzazione e quindi al rispetto dei materiali identificati nel progetto e, non ultima, alla verifica della corretta posa ed esecuzione.
La figura del Tecnico Competente in Acustica assume dunque un ruolo attivo, accanto a progettisti ed imprese, lungo tutte le diverse fasi di realizzazione di un immobile e ciò rappresenta, dal nostro punto di vista, un elemento che va a tutela sia del costruttore che dell’acquirente finale.
In A.S.A. Servizi ci occupiamo di acustica da oltre vent’anni e, nella nostra esperienza, sappiamo quanto valore ha una progettazione acustica accurata, ma sappiamo anche come imprecisioni ed imprevisti in corso di esecuzione, anche piccoli, possano avere conseguenze serie e compromettere - in taluni casi - anche il miglior progetto. Problemi che - se emergono in fase di collaudo acustico a fine lavori - possono comportare un aggravio di costi non indifferente per il costruttore e disagi finali per l’acquirente.
Nella nostra prassi, affianchiamo il cliente dalla fase di progettazione - aggiornando valutazioni e calcoli di pari passo con ogni eventuale variante apportata in corso di realizzazione per quanto concerne i materiali utilizzati, le metodologie realizzative o eventuali macchine o impianti non previsti in origine - lo assistiamo in cantiere durante la fase esecutiva - con sopralluoghi e sessioni di lavoro con il Progettista, il Direttore Lavori, i Responsabili di Cantiere - fino ad effettuare il collaudo a campione dei requisiti acustici passivi delle sorgenti sonore interne agli edifici e dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera.