Il disturbo del traffico, le voci dei vicini, i bambini che giocano al piano di sopra, i rumori molesti nell'appartamento accanto... incubi di chi acquista casa!
A volte la sensibilità a queste situazioni è esagerata, ci si lamenta di "cose normali" della vita quotidiana ma, quando le pareti sembrano inconsistenti, di "carta velina", allora è il momento di intervenire.
La legge tutela chi ha comprato casa e pretende di viverci con un minimo di tranquillità!
I «requisiti acustici passivi» sono le caratteristiche di un immobile dal punto di vista dell'isolamento acustico.
Non è una questione di opinioni quali siano i requisiti necessari perché l'edificio sia in regola, lo dicono le norme e in particolare il D.P.C.M. 5/12/1997.
E' del luglio 2014 la notizia del risarcimento ad un acquirente da parte delle ditta costruttrice della casa e del tecnico che l'ha certificata acusticamente. Rovereto, una sentenza del giudice ha sancito l'inadempienza alle normative nazionali in materia di acustica edile stabilendo che il mancato rispetto di tali parametri è «riconducibile alla nozione di grave vizio e difetto, rilevante ai sensi dell'art. 1669 cc., trattandosi di vizio idoneo ad incidere negativamente e in modo considerevole sul godimento e sull'abitabilità dell'immobile medesimo». E questo perché «l'insonorizzazione dell'unità immobiliare ad uso abitativo pregiudica la concreta vivibilità della medesima, potendo addirittura mettere a repentaglio la stessa salute di coloro che vi abitano». Da qui la responsabilità della ditta costruttrice.